Sostegno psicologico e tecniche mentali
Sostegno psicologico per le Persone con Parkinson
(malati, familiari, caregiver)
Le tecniche mentali
La malattia di Parkinson comporta rilevanti problematiche psicologiche, non solo per i malati, ma anche per le loro famiglie. Queste problematiche sono particolarmente pesanti nella fase della diagnosi, ma anche successivamente con l’avanzare della progressione della malattia.
Talvolta può essere necessario ricorrere ad uno psicoterapeuta, psicologo o counselor. Comunque, in ogni caso, è bene che le Persone con Parkinson seguano dei percorsi, individuali o di gruppo, per accrescere le proprie capacità di far fronte alla malattia (resilienza). E’ importante che il malato sviluppi al più più presto la volontà e la capacità di prendere in mano la gestione della sua malattia, affiancando con grande tenacia e determinazione, l’opera insostituibile dei medici e dei tecnici della riabilitazione.
Un grande aiuto può venire dalla condivisione con persone che vivono problematiche analoghe, in primo luogo con coloro che frequentano una Associazione Parkinson nella quale si può trovare solidarietà, informazione e sostegno.
Merita di prendere in considerazione percorsi che stimolino a sviluppare un atteggiamento mentale positivo e capacità di gestire le emozioni negative, imparando a far leva sulle proprie risorse interiori di cui spesso non si ha consapevolezza.
E’ importante imparare tecniche di rilassamento e di respirazione i cui benefici sono ormai saldamente accertati sia ai fini del benessere personale e della promozione della salute, sia anche nel campo delle pratiche motorie, così importanti per i malati di Parkinson.
Ugualmente importante è la conoscenza delle tecniche mentali mediante le quali è possibile imparare ad utilizzare al meglio i poteri della mente per operare trasformazioni sul nostro comportamento e sulla nostra psiche.
In primo luogo, attraverso un cammino che richiede tempo e costanza, abituarsi al pensiero positivo, eliminando recriminazioni e rimuginio, cercando di non vedere della realtà solo i lati negativi. I pensieri negativi, anche se può sembrare di non poterne fare a meno, non sono utili a produrre cambiamenti in meglio, pertanto vanno allontanati dalla nostra mente.
In che modo? La regola d’oro è utilizzare tecniche di visualizzazione. Con questo termine (o imagery) si intende la capacità di immaginare mentalmente precise sequenze motorie e/o comportamentali finalizzate al raggiungimento di un risultato che può essere di tipo psicologico, comportamentale o motorio. Immaginare significa rappresentarsi qualche cosa senza viverla nella realtà, ma “vivendola” mentalmente. Per raggiungere l’obiettivo prefissato è necessario concentrare l’attenzione sulla ripetizione mentale di movimenti pratici, che devono essere visualizzati con la massima precisione. Il principio su cui si basa questa tecnica è che la mente non fa differenza tra una esperienza realmente vissuta e una immaginata molto vividamente.
Ricerche recenti nel campo delle Neuroscienze portano ad confermare che la mente induce il cervello a fare cose straordinarie, modificando le dinamiche dei sistemi neurali e gli schemi di pensiero che si sono creati nella nostra mente. Mediante pratiche di consapevolezza e visualizzazione è possibile modificare le abitudini e gli schemi disfunzionali.
Le tecniche di visualizzazione sono molto usate nell’allenamento dei campioni dello sport, con grandissimi risultati.
Varie discipline utilizzano le tecniche sopra citate: yoga, tai chi, pilates, nord walking, ecc, che infatti sono tra le più consigliate per i malati di Parkinson.
Altre tecniche mentali sono la meditazione (che sviluppa capacità di concentrazione e di auto-percezione) e il Mindfulness. Recenti ricerche hanno evidenziato che la pratica meditativa migliora varie funzioni cerebrali (memoria, nutrimento e attività neuronale) soprattutto quelle collegate al benessere psicofisico, in particolare è efficace per combattere lo stress, gli stati depressivi, la tendenza al rimuginio, all’ipercriticismo e alla bassa autostima, alla depressività dell’umore e alle sue rapide oscillazioni. Recenti ricerche dell’Università di Anversa (2013) e del Dipartimento di Psicologia e del Centro per i Disturbi di Parkinson e del Movimento dell’Università della Virginia USA (2016) dimostrano gli effetti positivi di miglioramento dei sintomi legati alla malattia di Parkinson con programmi di training di consapevolezza basati sulla Mindfulness.
L’Associazione Pisa Parkinson, in risposta alla richiesta di Sostegno emotivo proveniente dai suoi soci, ha iniziato una collaborazione con il Dott. Ferdinando Regina, Medico e Psicoterapeuta, il quale propone presso il Centro Polivalente San Zeno di Pisa incontri di Motivazione al Benessere e alla Salute, finalizzati all’acquisizione di Tecniche Mentali, basate sulla recenti acquisizioni delle Neuroscienze, per far fronte a situazioni problematiche, Emozioni Negative e Stress, sviluppando il Pensiero Positivo e capacità di resilienza, facendo appello a risorse interiori di cui spesso non si ha consapevolezza.
http://www.ferdinandoregina.
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