Proteine a cena per chi assume levodopa!
La maggior parte dei farmacologi e dei neurologi consigliano a coloro che assumono Levodopa di consumare le proteine (carne, pesce, formaggi, uova, legumi) nel pasto serale, e di NON consumare proteine a pranzo, o comunque di ridurne le quantità, adottando a pranzo una dieta prevalentemente aproteica (carboidrati, preferibilmente integrali, verdura, frutta fresca o a guscio).
La ragione di questa indicazione è presto detta: gli aminoacidi contenuti nelle proteine del pasto utilizzano gli stessi canali di trasporto della levodopa e pertanto possono porsi in competizione con essa, riducendone l’assorbimento e quindi diminuendo l’efficacia del trattamento farmacologico. Si ricordi che l’assorbimento della levodopa avviene nell’intestino da dove passa nel flusso sanguigno e quindi nel cervello.
Spostando l’assunzione di proteine alla sera, il paziente ha la possibilità di assorbire al meglio la levodopa, soprattutto nelle ore diurne in cui necessita della migliore performance motoria. Naturalmente, durante il pasto serale deve essere garantita la quota proteica giornaliera necessaria per mantenere un corretto stato di nutrizione.
La levodopa deve essere assunta preferibilmente mezz’ora prima del pasto e con abbondante acqua per rendere più veloce il passaggio nello stomaco. E i pasti non devono essere pesanti, ma leggeri e frequenti, con pochi grassi.
Naturalmente occorre tenere presente anche le indicazioni generali per una sana alimentazione, che consideri la Piramide alimentare, recentemente ridisegnata.
Qui sotto alcune pagine web di approfondimento.
Farmacocinetica della levodopa e consigli per una assunzione corretta della levodopa.
Lo stomaco non è la sede dell’assorbimento della levodopa rivestendo, in questo caso, la sola funzione di transito verso l’intestino tenue dove avviene l’assorbimento. Tuttavia il tempo di permanenza nello stomaco ha importanza in quanto la levodopa viene degradata dagli enzimi gastrici, più a lungo rimarrà nello stomaco e più verrà degradata, perdendo così la sua efficacia.
http://www.parkinson.it/alimentazione.html
La dieta nei Pazienti affetti da M. di Parkinson in terapia con levodopa è indispensabile, in quanto i pasti possono interferire con l’azione del farmaco.
La levodopa è un aminoacido neutro che per essere assorbito, cioè passare dall’intestino al sangue e da questo al cervello, utilizza un trasporto attivo con dispendio di energia. Di conseguenza qualunque processo che ritardi o inibisca questo assorbimento, può portare ad una riduzione della quantità di farmaco disponibile, rendendo non costante la concentrazione intracerebrale dello stesso e riducendo di conseguenza l’efficacia della terapia farmacologia.
http://www.parkinson-italia.it/parkinson/le-cure/la-dieta-alimentare
Consigli dietetici per i malati di Parkinson che assumono levodopa: Dott.ssa Maria Letizia Petroni, medico nutrizionista, Dott.ssa Michela Barichella, Centro Parkinson, Responsabile Servizio di dietetica e Nutrizione Clinica, Istituti Clinici di Perfezionamento, Milano, Dott.ssa Laura Iorio, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione.
Dal sito dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani: Malattia di Parkinson: l’alimentazione può rappresentare una strategia terapeutica?
http://www.parkinsongiovani.com/alimentazione.html
Link
Alimentazione_Parkinson_OspedaliRiuniti_Bergamo
Alimentazione_Parkinson_AziendaOspedalieroUniversitaria_Ancona