Il Progetto “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO – CHOOSING WISELY ITALY”, promosso da Slow Medicine ETS in analogia a Choosing wisely USA, ha l’obiettivo di favorire il dialogo dei medici e degli altri professionisti della salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza in Italia, per giungere a scelte informate e condivise.
Il progetto si basa sull’assunzione di responsabilità dei medici e degli altri professionisti sanitari nelle scelte di cura e sulla partecipazione dei pazienti e dei cittadini
Le raccomandazioni CHOOSING WISELY ITALY sono inserite tra le BUONE PRATICHE clinico-assistenziali nel Sistema Nazionale Linee Guida-SNLG dell’Istituto Superiore di Sanità
Pratiche a rischio d’inappropriatezza di cui medici e pazienti dovrebbero parlare.
Per il Parkinson
Cinque raccomandazioni della Società Italiana Parkinson e Disordini del Movimento/LIMPE-DISMOV ETS
Le cinque pratiche sono state selezionate durante una riunione del Consiglio Direttivo dell’Accademia LIMPE-DISMOV sulla base di una lista redatta dai singoli membri del Consiglio Direttivo. Ogni membro del Consiglio Direttivo ha indicato una pratica, comunemente effettuata in Italia, per la quale esistono motivi fondati per ritenere possibile un suo utilizzo inappropriato, che non apporta significativi benefici ai pazienti, ma piuttosto una maggior incidenza di effetti collaterali o un’inadeguatezza della cura.
Nella selezione il Consiglio Direttivo dell’Accademia LIMPE-DISMOV si è basato anche sui livelli di evidenza delle pratiche, recentemente revisionati nelle “Linee Guida per la diagnosi e terapia della Malattia di Parkinson” pubblicate nel 2013 ed aggiornate nel 2015, redatte dalla LIMPE in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Tutte le raccomandazioni sono state riviste nel 2022.
Scheda completa
https://choosingwiselyitaly.org/wp-content/uploads/2018/06/Scheda-LIMPE-DISMOV-2022.pdf
Non sottovalutare l’importanza dell’approccio multidisciplinare e degli approcci non-farmacologici.
Sebbene la prima linea di intervento nella Malattia di Parkinson sia di tipo farmacologico, recenti evidenze hanno dimostrato che una terapia multidisciplinare con l’uso di approcci non-farmacologici possano migliore i sintomi della malattia o addirittura rallentarne la progressione.
Questi includono in particolare l’attività fisica aerobica regolare, eseguita 3 volte a settimana al 70-80% dell’output cardiaco massimo.
Sebbene non ci siano studi sulla progressione di malattia, numerose evidenze si sono accumulate dimostrando che una dieta sana, di tipo mediterraneo, con poco consumo di derivati animali lavorati/raffinati e ricca di antiossidanti riduca il rischio della malattia: una dieta sana ed equilibrata andrebbe quindi adottata anche nei pazienti con la malattia.
Infine, i pazienti dovrebbero adottare un approccio “partecipativo” per la gestione della malattia favorendo l’esercizio mentale e la propria resilienza, con l’informazione e il supporto dei professionisti.
Linee Guida per la diagnosi e il trattamento della malattia di Parkinson
https://www.parkinsonlimpedismov.it/web/image/26028/lineeguida.pdf
https://www.evidence.it/articoli/pdf/e1000181.pdf
http://www.slowmedicine.it/pdf/GISPa_5passi_b_n.pdf