Piano Nazionale della Cronicità (PNC) è un documento di indirizzo approvato nel 2016 dal Ministero della Salute e dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, nel quadro delle problematiche connesse all’invecchiamento della popolazione italiana e alla progressiva crescita della cronicità, con un carico sempre maggiore per il Sistema sanitario.
Il documento dichiara che il suo scopo è “quello di contribuire al miglioramento della tutela per le persone affette da malattie croniche, riducendone il peso sull’individuo, sulla sua famiglia e sul contesto sociale, migliorando la qualità della vita, rendendo più efficaci ed efficienti i servizi sanitari in termini di prevenzione e assistenza e assicurando maggiore uniformità ed equità di accesso ai cittadini”.
“Il Piano segna una svolta importante nell’approccio alla malattia: la persona diviene il centro del sistema di cure, grazie alla costruzione di percorsi diagnostico-terapeutici che la inseriscono in un percorso diagnostico terapeutico assistenziale il più possibile personalizzato; il paziente quindi non è più utente “passivo” delle cure, ma collabora attivamente alla gestione della sua condizione, arrivando a definire con l’equipe un percorso di cura che gli consenta di convivere con il suo quadro patologico e di ‘fare fronte’ alla patologia”.
Per le patologie croniche individuate dal Piano vengono previsti obiettivi specifici e linee di intervento unitarie, con l’enunciazione dei risultati attesi e di alcuni indicatori di monitoraggio. Nell’elenco delle patologie croniche viene inserita anche la Malattia di Parkinson (pag. 120 – 124).